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Seppure in modo molto parziale anche l'Unione Europea si è
mossa per riconoscere l'importanza di una trasformazione ecologica
della produzione edilizia, prima con la direttiva 89/106 sulla
qualità, anche ambientale, dei materiali da costruzione e
poi con il regolamento 880/92 che prevede la costituzione
di un marchio europeo denominato "ecolabel" per la certificazione
della ecocompatibilitá dei prodotti non solo per l'edilizia.
Ma su quali basi si può definire un materiale ecologico o
meglio ambientalmente sostenibile? In estrema sintesi la sostenibilità
di un materiale si definisce in relazione alla riduzione ai
minimi termini del suo impatto ambientale riferito all'intero
ciclo della sua vita. In altre parole, un materiale è tanto
più sostenibile quanto minore è l'energia, da un lato, e la
produzione di rifiuti, dall'altro, necessarie per l'estrazione
delle materie prime di cui è fatto, per i cicli intermedi
di lavorazione, per l'imballaggio, il trasporto e la distribuzione,
per l'applicazione, l'uso e il consumo e per l'eventuale riutilizzo
o riciclo, ed infine per la sua dismissione o smaltimento
finale.
Principi guida per la selezione dei materiali in bioedilizia
Criterio della sostenibilità Quella che segue è una prima
stesura, sulla base delle attuali conoscenze, di una sorta
di decalogo che può indirizzare la selezione dei materiali
da utilizzare.
1. Basarsi su quanto è già stato sperimentato - ecobilancio
del materiale
2. Mantenere cicli chiusi - imparare dalla natura,
progettare il riciclaggio globale
3. Usare materie prime rinnovabili - garantire la continuità
dello sviluppo
4. Risparmiare energia - nelle fasi di estrazione,
produzione, distribuzione
5. Risparmiare risorse - valutare le materie prime
6. Preferire la molteplicità all'unicità - materiali
diversi per funzioni diverse
7. Favorire il regionalismo - materiali locali geograficamente
e culturalmente
8. Esercitare il principio dei limite - valutare le
necessità, tralasciare il superfluo
9. Usare le energie e i ritmi della natura - non contrastare
ma assecondare
Criterio della qualità biologica dei materiali
1. Accumulazione: capacità di trattenere il colore
prodotto
2. Coibenza: capacità di non disperdere il colore accumulato
3. Temperatura: temperatura misurabile sulla superficie
di un materiale
4. Igroscopicità: capacità di assumere vapore acqueo
dall'aria e di cederlo
5. Diffusione: passaggio non, convettivo di gas e fluidi
6. Assorbimento: capacità di filtrazione, accumulazione
e rigenerazione delle sostanze volatili
7. Ventilazione: movimento d'aria in dipendenza di
differenza di temperatura, pressione e densità del materiale
Influenza dei materiali da costruzione sulla qualità dell'abitare
L'uso appropriato o meno di un materiale nel realizzare un
edificio, può generare effetti nei seguenti settori:
1. Microclima: umidità relativa / temperatura / movimenti
dell'aria
2. Clima elettrico: elettromagnetismo / ionizzazione
/ elettrostaticità
3. Clima energetico: onde terrestri / onde cosmiche
4. Qualità dell'aria: tossicità / odori / radioattività
/ cariche batteriche
5. Clima profisico: luce / colore / acustica Occorre
poi accompagnare i materiali individuati con indicazioni sulla
scelta corretta e sui criteri di applicazione.
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